Prefettura della Giustizia Roma Imperiale

FESTOSUS

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 4/12/2020, 13:56
Avatar

Prefetto della Giustizia

Group:
Prefetto della Giustizia
Posts:
286

Status:


Per il tessitore che intrepreterà il convenuto
 
Top
Quintilio
view post Posted on 5/12/2020, 12:30




Esito via missiva del fato per introdurre il png

* Esito via missiva:
Durante le sue ricerche Quintilius avrà sentito ripetere un paio di volte il nome di Gaius Festosus, il nome pare sia un nome d´arte.
Quest´uomo comunque era a teatro quella sera e pare fosse abbastanza entusiasmato dallo spettacolo ma... continuava a parlar male della performance di tre attori in particolare, stranamente i tre funzionari.


Quando Quintilius chiederà in giro scoprirà che questo Gaius era famoso a Roma parecchi anni fa, si dice avesse avuto un ingaggio da parte degli osti di Roma per organizzare una decina di feste pubbliche... poi qualcosa andò storto e l´uomo finì nel dimenticatoio.

La giocata con Festosus

Fato • I nostri eroi, i due investigavvocati, sono stati informati da fonti certe che un certo “Gaius Festosus” abita in una discreta domus al villaggio rurale. La domus si trova sulla via principale del villaggio, vicinissima alla locanda. Dall’esterno non si vedono finestre, la casa è a un solo piano ed ha un largo portone in massiccio legno di quercia, scottato dal sole. Anche l’intonaco esterno, stupendamente decorato con motivi orientaleggianti è scottato dal sole e dalla pioggia. Per le vie del villaggio ben poche persone si sono attardate a parlare e la via è quasi deserta. Dalla locanda invece arrivano le voci degli avventori probabilmente già (o ancora?) ubriachi.

21:29 • claudia [Pressi Domus Festolus]veste una tunica maschile, con fibule di nordica lavorazione, su cui cade una fluente chioma rossa fuoco che fa risaltare il candido incarnato dalle gambe, coperte fino alle ginocchia da sandali legati al polpaccio alla schiava <speriamo che i capelli che ho letteralmente immerso negli oli e lasciati asciugare stiano fermi> esclama mettendo la mano sul capo, mentre con l’altra trattiene un pennino e una tavoletta di cera, alla cintura sotto al seno abbiamo un’altra cintura con sonagli che al passo tintinnano, assieme ad una piccola scarsella contenente sesterzi <erone, ci sei?> rivolta verso QUINTILIUS <ivona da Norico questa sera legge mano…> imitando un accento dell’est

21:41 • quintilius [Pressi Domus Festosus] tira un’occhiata infuriata ad Ascanio. Questa sera è particolarmente diverso dal suo solito; indossa una larga veste bianca piena di ricami, di gusto greco, ai piedi porta i suoi calcei, ultimo residuo della sua normale persona. Ha gli occhi truccati di nero, quasi a sembrare un panda> Cosa ho concesso di farmi fare tieni, suonalo tu questo coso, non è il mio campo <si volge poi verso Claudia> Ivona carissima, io ci sono, mi raccomando, leggi bene la mano e <si guarda circospetto attorno> non fare parola con nessuno di questa cosa <

Fato • Seppur nessuno dei due prodi avvocati abbia bussato la porta della domus viene aperta, dall’interno compare un uomo magrissimo e bassino che deve essere entrato da poco nella senescenza, si guarda intorno come se qualcuno avesse bussato <chi va la?> chiede con voce gracchiante <ho sentito… ho sentito…. O sono ancora quei maledetti bambini> gracida guardandosi intorno < O i topini…> solo un mormorio seguito da un paio di colpi di tosse secca. L’uomo scruta per qualche attimo CLAUDIA e QUINTILIUS, con fare interrogativo (O forse da vecchio ciecato? Difficile a dirsi).

21:48 claudia • [Uscio Domus Festus]pronta nelle battute, tenta di prender la mano dello schiavo quando dice <io leggère mano, homo, tu vuoi sapere futùro,si? Lui> indicando Quintilius e Ascanio dice <loro essere bravi mùsici...musìci..come dite a Roma, vuoi sentire musica> quando si allontana di poco ancheggiando i fianchi mentre alza le punte dei piedi che va salire e scende <io ballare danza se tuo padròne volere!> esclama osservandolo negli occhi a lu

21:53 quintilius • [Pressi Domus Festosus] gratta infastidito la parrucca che gli copre i corti capelli naturali con una chioma ricciola di capelli mori. Lascia cadere lungo i fianchi le braccia quando vede il figuro comparire, socchiude gli occhi e lo squadra interamente. Lascia che Claudia finisca di parlare prima di interporsi tra lei e lo sconosciuto> quello che questa donna sta tentando di dire è, cioè, che nessuno meglio di lei sa leggere la mano o danzare <si indica poi da solo con dei modi appena effemminati> invece io e il mio collega e…<guarda languidamente Ascanio> solo collega, siamo due musici e avremmo piacere di allietare il padrone di questa magnifica tenuta! <usa una voce insolitamente alta e muove il bacino piantando una mano sul fianco, come una domina scocciata

Fato • Lo schiavo guarda schifato CLAUDIA <che vo? Va via! Sciò! Al mio padrone non interess…> viene interrotto da un bel colpo di tosse secca. Si piega quasi in due mentre inizia a tossire e guardare con gli occhi spalancati i due, poi le parole del secondo avvocato (o il suo modo di parlare?) paiono convincerlo <e va bene… entri tu e quello> indica QUINTILIUS, poi un’occhiata allo schiavo di CLAUDIA <lui no! Mi pare straniero! Mi puzza> e quindi fa il gesto di annusarsi intorno prima di finire con una risata che magari anni fa sarebbe stata fragorosa… adesso è solo simile ad uno squittio. I due vengono quindi invitati ad entrare, appena entrati si renderanno conto che la domus è davvero priva di luce, ci sono solo un paio di torce di bassa qualità che producono un sacco di fumo. I pavimenti a mosaico sono completamente rovinati, i muri sono scrostati, e tutta la domus puzza infinitamente di vecchio.

22:03 claudia • [Domus Festosus] trattiene una risata quando si rivolge ad Ascanio facendogli un rapido occhiolino, scostandosi alla tosse di quello, quando entra nella domus mettendo subito le dita a indice e pollice a tappar il naso, guardandosi intorno preoccupata cercando infine il volto di Quintilius <erone, canterò io in caso, va bene?> dice quando lo guarda dal basso verso l’alto, tornando ora verso lo schiavo, che fissa con attenzione <leggo màno, io a tuo padròne, sì?>

22:07 quintilius • [Pressi Domus Festosus] soffia un ricciolo che gli è caduto sulla faccia e lascia cadere per qualche secondo la recita, fulmina Claudia prima di avanzare sculettando candidamente, sorride al bronchitico e lo supera muovendo la testa per studiare l’ambiente. Storce il naso a sentire l’odore che permea lo spazio ma dissimula grattadosi il volto e rimanendo giovale> Sei un insolente a lasciare fuori il mio compagno di cantate, abbiamo una tradizione noi, sai? <cinguetta> Abbiamo promesso ad Apollo che avremmo cantato una sera a testa per il resto della nostra vita se ci avesse concesso il dono di quest’arte <alza il mento, impettito> e questa sera tocca a lui! <s’imbroncia per poi tornare supplichevole> suvvia, fallo entrare, altrimenti dovrà suonare una che non sa la lingua <

Fato • I due vengono guidati in una gigantesca sala dei triclinii, piena di triclinii rossi rovinati dal tempo e macchiati di praticamente qualunque cosa. Macchie viola, macchie gialle, macchie bianche, macchie marroni e nere. Lo schiavo di tanto in tanto rivolge un’occhiataccia a Claudia <tu canti, leggi fai quello che vuoi, ma lascia che il tuo amico si presenti al mio padrone… magari è la volta buona che si ripiglia> Un occhiolino e un paio di colpi di tosse e l’uomo torna a guardare QUINTILIUS. La sala è piena di dipinti che un tempo dovevano essere di qualità, c’è anche un busto. E che si trattasse di un luogo di grande classe è indubbio. Peccato che il tempo e l’incuria l’abbiano completamente rovinato. Lo schiavo si rivolge quindi a QUINTILIUS <il tuo amante resta fuori… che il padrone non vuole concorrenza> e glielo dice bello chiaro, scatarrando poi a terra.

22:16 claudia • [Domus Festosus] stringe le mascelle quando sente lo schiavo <non devo ridere, non devo ridere> mentre cerca di stemperare quel momento, iniziando a tossire per forza quando l’attenzione va al busto e dice, riprendendo padronanza di sé <lui non essère bravo, io ogni tanto provo lui, e non…> negando col capo, guardando quel servo con aria schifatissima, quando mostra il pollice e l’indice che trattiene quel piccolo pennino, attenta a non mettere da nessuna parte quella tavoletta di cera, che tiene nell’altra <no, tuo padròne felice se lui canta, siamo venùti da lontàno per Fe..Festosus noi>sorridendo ora, mostrando il suo bel faccino privo di trucco, mentre si sistema i capelli con fare civettuolo <vogliamo conoscere lui!>annuendo

22:21 quintilius • [Domus Festosus] segue lo schiavo verso la sala dei triclinii, cammina con passo felpato e stranamente ondeggiante. Si gira verso Claudia per un breve istante e con estrema fluidità spalanca gli occhi facendo trasparire la sua preoccupazione, ricacciata subito dopo al di sotto del suo travestimento. Si lascia scappare un risolino che nasconde con la mano destra alle ultime parole> sciocchino, ci saremmo potuti divertire tutti assieme senza nessuna concorrenza <prende un lungo respiro per scandire il discorso> abbiamo fatto un giuramento ad Apollo ma niente ci vieta di apprezzare anche Bacco con Festosus <alza un angolo della bocca in schifo dopo lo sputo ma rimane silente

Fato • Lo schiavo pare quasi stranito dal nome che CLAUDIA fa, scuote il capo <zitta… shhh… non dire quel nome! Non dirlo!> un sussurro. L’uomo osserva poi QUINTILIUS <quello era troppo, troppo, troppo straniero per piacere al mio padrone. No no no> scuotendo il capo in modo quasi affannoso. Gli occhi attenti di QUINTILIUS potranno notare che uno dei dipinti pare raffigurare ORBIANA ed è PIENO di buchi come se fosse stato usato come bersaglio per le freccette. Da una delle porte entra un uomo sulla cinquantina, tendenzialmente magro ma con un addome molto prominente. Vestito con una tunica blu sgualcita e con due occhi spenti. L’uomo (GAIUS FESTOSUS) fissa prima CLAUDIA e poi QUINTILIUS, l’ultimo con maggior interesse < E voi chi siete?> domanda laconico. Poi un sospiro mentre prende un calice e se lo riempie di vino bevendolo quasi d’un sorso <la vita è grama! Roma più non m’ama> inizia a declamare verso i due <e voi che desiderate? Rubarmi sesterzi o portarne a palate?>

22:36 quintilius • [Domus Festosus] rimane colpito dall’ammonimento sul nome> eppure noi che veniamo da lontano lo conosciamo così <mormora cauto. Fa spallucce riguardo al povero Ascanio e rinuncia al discorso; quando vede un dipinto con sopra l’immagine di Orbiana, strizza gli occhi per assicurarsi di vedere giusto e rimane con la bocca lievemente schiusa. Rinsavisce all’ingresso di Festosus a cui sorride compiacente> tu devi essere il padrone di casa <gli si avvicina tenendo gli occhi puntati sul suo volto> come dice la mia amica, siamo qui per allietarti…come più desideri <gli fa l’occhiolino> ma dimmi, come posso chiamarti? Io sono Erone e lei Ivona <

Fato • FESTOSUS da un’occhiataccia a CLAUDIA, scuote il capo <che vuoi leggere donna strana?> domanda allungandogli però la mancina < Di certo sarai una pu…puritana!> ridacchia dopo aver terminato l’ennesima rima, si volta verso QUINTILIUS <esprimi la tua arte> gli intima osservandolo <altrimenti vattene da un’altra parte> e inizia ad annuire senza però dire nulla sul proprio nome che evidentemente dev’essere un punto dolente per lo strano uomo. Lo schiavo come se sapesse bene come proseguirà la serata va verso le cucine e torna dopo qualche attimo con un piatto di argento MOLTO ossidato con su un paio di tozzi di pane e un pezzetto di carne affumicata <servitevi domini> con eccessiva affettazione. Un topo abbastanza grosso quindi attraversa la stanza senza preoccuparsi di nulla, lo schiavo lo nota e semplicemente dice <non preoccupatevi, è un animale da compagnia.

22:49 claudia • [Domus Festosus] accanto al padrone di casa, gli afferra la mano sinistra quando, con molta difficoltà cerca di abbassare e alzare quel palmo per leggere le linee passando con una leggera pressione il pollice dell’altra <tu hai lungo senio di felicita e dèstino…ma tu parla con lui, parla, lui esprìme arte sua, io dire tutto topo…> quando s’avvede del ratto passare loro vicino <ah, volèvo dire dopo dopo, io parlare male latino, tu scusare> sorridendo a labbra strette, facendo un cenno col piede che batte due volte mentre mormora qualcosa a voce bassa

22:51 quintilius • [Domus Festosus] poggia l’indice della mano destra sulle sue labbra ed abbassa il capo> che irruento, preferisco essere un po’ corteggiato prima, non trovi che il gioco della seduzione renda tutto più…interessante? <spezza un frammento di pane e lo mangia. Vedendo passare il ratto trattiene a stento un conato di vomito e finge un colpo di tosse> quessste briciole <sibila effemminato> non avresti del vino da accompagnare? <si siede a uno dei triclini che gli permetta di vedere il ritratto rovinato di Orbiana> vieni a sederti qui con me, uomo misterioso <batte il palmo della mano alla sua destra> e deliziaci con qualche cosa su di te <continua ad avere una voce stridula e corruga momentaneamente la fronte in risposta alla collega

Fato • FESTOSUS si mette a guardare CLAUDIA poco convinto <la mia fortuna è ormai andata> inizia a dire <da quando la mia vita è cambiata> e di punto in bianco l’uomo afferra una freccetta da una tasca nell’abito e la lancia contro l’effige di Orbiana usata come bersaglio. Un’occhiata a QUINTILIUS scuotendo il capo e non accettando le sue offerte <anche voi dovete tirare…> indica entrambi poi un’occhiata allo schiavo <se vincerete una triste storia sentirete raccontare> termina. Il grosso topo si ferma ai piedi dello schiavo e subito addenta un pezzo di pane raffermo caduto dal vassoio. Lo schiavo sospira <desiderate Domini? Il cibo è tutto offerto dal mio padrone!>, nel frattempo il povero QUINTILIUS sentirà un sapore decisamente amaro e stantio. Quel pane ha almeno un mese, strano non sia ricoperto di muffa (Magari qualcuno l’ha appena levata semplicemente strofinandolo con una pezzuola?). Una schiava di una sessantina d'anni, decisamente non piacente entra vestita con un abito orientale che lascia scoperte rugose e grassocce parti del corpo <vino per i domini> offrendone un calice ad entrambi. Il calice è in argento e MOLTO ossidato

23:02 claudia • [Domus Festosus] scuote il capo con fare teatrale, con movimenti lenti e quasi studiati, mentre si accomoda quando va a lanciare quella freccetta verso l’effige di Orbiana che nota sol ora, quando deglutisce e dice <oh, caro uomo la sfortuna tutto il genere umano accumuna, su non sia tu triste, che bele cose van ancora viste!> esclama mentre accavalla una gamba con far vezzoso, sistemandosi il laccio del calzare <lui ha più bele gambe di me, che ing..giusti..no, Venere adora lui!> esclama frignando quando torna a prendergli la mano sinistra, sempre se questo glielo permette, che poggia sulla gamba

23:05 quintilius • [Domus Festosus] accavalla le gambe e porta il peso all’indietro, puntando l’arto superiore sinistro a fare da appoggio. Memore della recentissima esperienza con il pane, afferra il calice con la mano libera e lo tiene a distanza. Rivolge uno sguardo infastidito alla serva e poi s’alza nuovamente> sei un ottimo poeta anche nell’improvvisazione e non ti devi abbattere così, soprattutto se Ivona dice che grandi cose ti attendono <lo complimenta e supporta> io tiro ma vorrei sapere chi sto colpendo, la sua faccia non mi dice nulla, è forse una povera sgualdrina? <conclude con un acuto prima di passare il calice nella mano mancina e con la predominante afferrare una freccetta e la lanciarla con vigore

Fato • FESTOSUS ritira la mano schifato da CLAUDIA, non dice nulla ma la guarda malissimo. La freccetta di CLAUDIA però colpisce l’orecchio sinistro di ORBIANA e quindi lo schiavo inizia a raccontare <un uomo era acclamato a Roma! Gli erano state appaltate tutte le feste dell’imperatore! Parliamo di tanti, tanti anni fa> spiega guardando i due con fare quasi maniacale. FESTOSUS fa il primo sorriso della giornata a QUINTILIUS <di tutte la peggiore…> spiega su chi sia quella che viene colpita <mi ha tolto gloria e onore>, sospira quindi e tira nuovamente una freccetta. La freccetta di QIUNTILIUS rimbalza e cade sul piede del povero avvocato, che inizierà a sanguinare e proverà un dolore fastidioso. Lo schiavo torna a parlare <tantissimi sesterzi… ogni cittadino di Roma lo onorava, feste este stupende venivano…> la tosse blocca il racconto a metà. QUINTILIUS e CLAUDIA dovranno lanciare un’altra freccetta per ascoltare il resto.

23:23 claudia • [Domus Festosus]mette le mani sul volto, spaventata da quanto vede accadere,soprattutto a Quintilius, quando ascolta il dir di quell'uomo quando rimane attenta <non la lego piu...che storia interesante, ma chi questo omo? E che è questa bionda, chi è?> domanda quando si alza per controllare la ferita nel piede di Quintilius non sapendo come pulirla andando solo a strappare l'orlo della veste, tentando di fasciargli il piede, senza chiedergli nulla

23:26 quintilius • [Domus Festosus] sbuffa infastidito dal suo tiro da dilettante, vede la freccetta che gli cade sul piede e l’improvviso dolore gli fa risorgere la normale voce maschile> porca putt…<si ferma a metà e con indifferenza, dopo aver schiarito la voce, torna al suo tono della serata> scusa la mia volgarità, non voglio offenderti, mi ha solo spaventato tremendamente <sbatte le palpebre platealmente, facendo gli occhi da cerbiatta> la peggiore dell’urbe dici? <fa finta di sorprendersi> ti ha forse diffamato questa orribile sciacquetta? <prende una nuova freccetta e la lancia verso la figura, ormai ci ha preso gusto e si vede dall’impegno con cui si concentra. Lascia che Claudia si chini sul piede ferito mentre lancia l’oggetto appuntito

Fato • CLAUDIA non colpisce l’affresco e FESTOSUS pare improvvisamente offeso dalla cosa <no! Basta! Andatevene> afferma di punto in bianco, uscendo dalla stanza e abbandonandoli lì con lo schiavo. Evidentemente sentire quella storia deve fargli molto male e l’uomo non sembra particolarmente sano di mente. La freccetta di QUINTILIUS però va pienamente a segno nel naso di ORBIANA e solo lo schiavo può vederlo. Proprio lo schiavo alza le spalle <sentite… tornate un’altra volta… il padrone almeno ha sorriso… non capitava da tempo> come se si scusasse, poi li accompagna decisamente fuori e nel frattempo (dato che QUINTILIUS ha avuto buona mira) continua a raccontare <più che diffamarlo, gli ha tolto l’appalto per le feste dell’Imperatore… dalle stelle alle stalle… e guarda com’è ridotta la

Fato • Esiti: 6 punti mente Claudia, 6 punti mente Quintilius. Dolore al piede di Quintilius per 3 giorni.

23:34 • claudia [Domus Festosus] si alza quando vede il tizio uscire dalla stanza per poi riuscire a dare una sistemata alla ferita del collega, a cui dice, mentre viene ‘invitata fuori’ notando Ascanio rimanere lì <erone…forse ho un’idea di chi facesse queste feste all’Imperatore, ma non ne sono sicura…ti accompagno a casa, vuoi rimanere a dormire alla domus Fabia, per sicurezza? Ascanio, recupera il carpentum, così non ci vede nessuno…> gli dice quando vede il liberto tornare con quel mezzo, pronto per tornare in via Traiano

23:36 • quintilius [Domus Festosus] questa volta esulta con un urletto stridulo ed avvicinando gli avambracci al tronco saltella fermo sul posto, avendo cura di non centrare Claudia nel mentre. Vede Festosus che ormai ha abbandonato la stanza ed allunga un braccio, come a volerlo afferrare anche se troppo lontano> ricordagli che ho preso quella superficialotta in pieno <commenta verso lo schiavo. S’incammina, praticamente costretto, verso l’uscita dove viene chiuso fuori. Solo ora, avendo cura di parlare a bassa voce, risponde> Ivona, accetto molto volentieri l’invito a fermarmi a dormire, grazie, anche io ho un mezzo sospetto ma non conosco queste vicende del passato <accettato l’invito a tornare in domus Fabia segue Claudia verso il carpentum per ritornare nell’urbe
 
Top
view post Posted on 7/12/2020, 18:10
Avatar

Junior Member

Group:
Member
Posts:
9

Status:


Piacere sono FESTOSUS IL GAIO!
Ho letto la giocata che mi è sembrata tanto aggraziata,
tra qualche sera mi recherò dall'avvocato per sistemare il danno arrecato
la Funzionaria dovrà pagare per la vita di lustri ed agi che ho dovuto accantonare!!
 
Top
view post Posted on 7/12/2020, 18:47
Avatar

Prefetto della Giustizia

Group:
Prefetto della Giustizia
Posts:
286

Status:


Bon abbiamo il fato che è già in the mood! ahahahahahah
 
Top
view post Posted on 7/12/2020, 19:35
Avatar

Member

Group:
Avvocato Docente
Posts:
113

Status:


Yeee!
 
Top
view post Posted on 7/12/2020, 19:39
Avatar

Junior Member

Group:
Member
Posts:
9

Status:


La Prefetta non voglio disturbare, quindi per Quintilius una domanda ho da fare:
chi erano i tre funzionari che mi hanno rovinato negli affari?
(a parte orbiana)

p.s.avvocati belli vi farò impazzire e gioire

Edited by Drathos - 8/12/2020, 12:36
 
Top
Quintilio
view post Posted on 8/12/2020, 00:36




Carissimo, eccoci

Dunque, alla mitica serata a teatro c'era da cui tutto è cominciato c'erano: Seth (Araldo imperiale), Orbiana (Primo funzionario) e Numerio (Ambasciatore)

Non vediamo l'ora di poter gioire guarda ahahaha
 
Top
view post Posted on 8/12/2020, 12:36
Avatar

Junior Member

Group:
Member
Posts:
9

Status:


Benissimo,grazie Quintilius
 
Top
view post Posted on 9/12/2020, 17:44
Avatar

Junior Member

Group:
Member
Posts:
9

Status:


Se qualcuno vuole leggere,posto la giocata fatta con Elaine questo pomeriggio

CITAZIONE
15:30 • Festosus >>>>,vedendosi osservato dai passanti,alza le braccia al cielo continuando a farsi docciare dalla pioggia che copiosa cade,comincia a salire i gradini seguito dal servo,raggiunge in breve tempo il maestoso atrio dell’edificio.
15:30 • Festosus [Esterno Tribunale]è con un carpentum tutto malandato e trainato da un paio di muli che riesce a raggiungere il Tribunale di Roma,ma non è lui a condurlo,bensì il servo dalla voce gracchiante e con la brutta abitudine di scatarrare a terra.Come al solito,complice anche il maltempo,ha la stessa vitalità di un bradipo narcotizzato e se oggi è riuscito a mettersi addosso una tunica quasi pulita e senza toppe,è grazie alla schiava che lo ha costretto a cadere giù dal giaciglio ormai affossato.E’ nello scendere dal mezzo che infila un piede dentro una pozzanghera<avevo dimenticato di lavare i piedi,ora sono splendenti,non credi?>non si comprende a chi chiede conferma mentre solleva la punta del calzare bagnato sgrullandolo qua e là<orsù andiamo,di comprendere io bramo!>platealmente>>>>
15:36 • Elaine [ Tribunale | Studio Elaine ] La scrivania lignea è ricoperta da carte, tavolette, pergamene ben piegate: è difficile, infatti, vedere la superficie di ciò che c'è sotto. E' proprio su una tavoletta che inizia a scrivere ma, conscia del fatto che da un momento all'altro riceverà la visita di Festosus, la accantona per cercare di dare una sistemata a tutto quel disordine che la circonda, insomma non si può dire che la domina non si dia da fare < Speriamo arrivi presto, voglio finire di scrivere la mia actio quanto prima > si alza dalla seduta per sistemare quanto ha intorno, iniziando dalla toga da avvocato che presenta qualche piega che va a stirare con ambedue le mani.
15:42 Festosus • [Interno Tribunale]incede flemmatico e anche un po’ goliardico nei modi quando vede la folla di gente che riempie quel “teatro giudiziario”,all’indirizzo del servo gesticola allungando l’arto destro facendo rotear il polso<guarda che bella guardia piumata>il dito indice indica un pretoriano di ronda<ad uccider sarà addestrata>ama le rime questo si è capito e mentre prosegue,lasciando dietro di sé profumo stantio di vecchio,al vecchio schiavo ancora indugia<per l’avvocato i biscotti hai portato?>ancora si atteggia a prima donna fin quando raggiunge la porta dello studio di Elaine<bussa tu,di muovermi non ho voglia più!>indica agevolmente l’uscio al vecchietto scatarroso,che subito batte due colpetti con le mani raggrinzite
15:46 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] < Questo lo mettiamo qui, sulla mensola e vicino questo copricapo > arrotola, dunque, una delle pergamene e la sistema su una libreria nuova, da poco montata nel nuovo ufficio < La tavoletta la lascio qui così mi appunto quello che ha da dire. Bene, direi che ci siamo...No, un ultimo tocco> sistema, infatti, un'anfora contenente del Falerno e due calici sulla tavola lignea ora sistemata e libera da ingombri vari. Si è da poco seduta quando sente bussare sulla porta e dunque, portando gli occhi azzurri sulla stessa, favella < Prego, è aperto!>
15:51 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]solleva ambedue le braccia per poter portare le dita tra i capelli umidi e darsi un minimo di contegno<dal tonsor devo andare,tu non sei più capace a tagliare>sempre al povero e paziente servo rivolge la parola a rima baciata.Udita favella femminile dall’interno,la porta viene spalancata dal vecchietto ingobbito e claudicante,ma che prontamente viene scartato via con una gomitata<suvvia fammi entrare,non mi posso a lungo soffermare!!>la voce è alta e trionfale,cosi come lo è l’ingresso all’interno dello studio della domina<ave soave!sei tu l’avvocato che mi andrà a reppresentare??>avanza veloce sculettando e posizionando le mani sui fianchi fino a soffermarsi davanti la scrivania di Elaine.A quel punto abbassa il mento e la guarda sottecchi
15:56 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] Lo sguardo rimane fisso sulla porta: non perde, infatti, la vista del servo che apre la porta, presto scavalcato da un'altra figura maschile assai più teatrale e estremamente più spumeggiante nei modi. Nell'osservarlo i palmi della domina si posizionano sotto il proprio mento ed un sorriso si manifesta sulle sue labbra nel replicare < Iustitia et Veritas, sì sono io l'avvocato difensore che ti è stato assegnato, sono un avvocato laudatore. Elaine. > accenna, poi, con la destra la seduta davanti la propria scrivania e, quando se lo trova davanti la scrivania, favella < Accomodati, parliamo un po'. Posso offrirti del Falerno?>
16:03 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]con un movimento agile,o all’apparenza sembra essere cosi,si accomoda sulla poltroncina sistemata dietro le sue terga e proprio queste adagia<ahhhhh>come una regina su di un trono si mostra:busto dritto,petto in fuori,mento alto,mani sui braccioli e gambe accavallate (scoperte dalla tunica che si solleva fino a metà polpaccio)<iustitia et Veritas non tanto,poiché bugie dette mi hanno affranto!!>stizzito da un colpetto di palmo sul bracciolo della seduta,con il servo che si avvicina e porge il sacchetto un po’ lercio riempito di biscotti,sulla scrivania dell’avvocato<del Falerno mi aggrada,basta non sia freddo come lama di una spada!>nel mentre il vecchio servo si sistema in un angolo dello studio,furbescamente accanto al braciere
16:10 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] Osserva il modo di fare di Festosus con un sorrisetto: anche solo osservandolo si può intuire, dai modi e dalle continue rime, che è un attore, un teatrante, insomma che è di quelle persone nate per calcare un palcoscenico. Un sopracciglio si alza appena sente il commento relativo al saluto degli avvocati e, quindi, replica < Siamo qui proprio per parlare della tua versione della storia > inizia lentamente ad introdurre l'argomento mentre, in una delle due ciotole, versa il vino che serve a Festosus < Sono certa che sarà di tuo gradimento> un sorriso, dunque, si manifesta sulle sue labbra mentre continua < Allora, Festosus. Ricordi la sera dello spettacolo a teatro? Hai commentato l'operato di tre attori improvvisati, dei funzionari imperiali...>
16:19 Festosus • >>>una bella zuppetta<assaggia mia cara!la vita è già tanto amara>
16:18 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]studia con accurata oculatezza ogni minimo movimento della donna che ha dinanzi e restando impettito fa cenno al servo di avvicinarsi<prendi il calice,non star fermo lì come un salice!>rimbrotta il vecchietto che con qualche limitazione motoria si avvicina ad Elaine per prendere il bicchiere riempito del padrone, tira su con la gola un po’ di catarro nel porgerglielo.Altezzoso come sempre annusa il vino offerto<bene lo ricordo!quei tre fannulloni a solcar il palco di un pubblico sordo!>immerge l’indice dell’arto sinistro nel vino per poi ciucciarlo da questo<le arringhe ho udito e quel ciarlatano di avvocato di bugie ha riempito!>il servo apre il sacchetto che in vero era un regalo per l’avvocato e passa al suo padrone anche questo,con la quale prende a farci>>>>
16:26 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] Lo sguardo della domina vaga da Festosus al suo schiavo e su quest'ultimo si ferma mentre recupera la coppa di vino < Oh, bene, è importante che rammenti.> appunta, dunque, quanto detto dall'uomo sulla sua tavoletta poi, osservandolo, domanda < Tre fannulloni, eh?! So che il corpo dei funzionari imperiali ti aveva assunto per alcune feste, è così? > continua ad appuntare sulla tavoletta, scrivendo la domanda da lei stessa posta < Immagino tu abbia avuto a che fare direttamente con loro tre. E quali sono le fandonie dette all'avvocato?> allunga, dunque, una mano verso il biscotto e ne prende un morso < Assolutamente deliziosi.>
16:35 Festosus • >>>dare!!>cerca di rimettere un po’ di decoro alla sua già flaccida persona<ad una sola festa non ho adempiuto,che portino le prove se non sono creduto!>
16:35 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]inzuppa il biscotto nel vino,che ammollandosi si affloscia tutto dentro il calice e dunque ci infila ambedue le dita per recuperare il recuperabile<quel Quintilius con l’inganno nella mia dimora è entrato>non riesce a prendere neppure una mollica ammollata e stufo prende a bere e allo stesso tempo masticare<con una veggente era accompagnato e dai due sono stato calugnato!!>sgrana le iridi,ma non per la rabbia,piuttosto perché una mollica gli è andata di traverso,per cui diventa anche un po’ paonazzo<lui,lanciando le freccette ha dato della sgualdrina facendo tutta quella pantomima!>tossicchia sputacchiando sulla scrivania anche le briciole rossicce di vino<quella Ivona che era con lui può confermare che anche della sciacquetta al funzionario ha voluto>>>>
16:46 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] Una mano, aperta, va a circondare la parte sinistra del volto della domina che con indice e medio inizia a massaggiare appena la propria tempia, seguendo con attenzione il dire in rima di Festosus < L'avvocato superiore, comprendo. Ma torniamo al centro del discorso...> sgrana appena gli occhi udendolo tossire in quel modo e, vedendolo riprendersi in fretta, gli versa dell'acqua < Tieni. Torniamo a noi.> vedendo le briciole sulla scrivania distoglie in fretta lo sguardo: raramente le tollera e sputacchiate le odia ancora di più < Quindi ad una festa non hai adempiuto...> annota il dettaglio sulla tavoletta e continua < E perché? C'è stato qualche impedimento esterno alla tua persona?>
16:55 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]poco gli frega nel vedere l’acqua offerta,tutto beve tranne liquidi trasparenti e di colpo il viso si imbroncia,le labbra sembrano cadere a terra nell’incurvarsi,gli occhi lucidi si riempiono di dolore<la mia dolce e cara mamma se n’è andata,ma la festa fu già accordata>ripone il calice sulla scrivania della donna,entrambe le mani porta al viso coprendolo totalmente e cominciando a singhiozzare<orbiana non ha cuore!lo dico a malincuore!ma giammai dissi di lei quel che il giullare giudiziario ha riferito nel giurare>scuote più volta il capo ricurvo tra le ginocchia<la diffamazione mi mancava>con uno scatto veloce ripunta ogni dedicata attenzione all’avvocato difensore<se lui non ritratta,sarò io a denunciar la malefatta!>
17:03 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] <oh, non ne avevo idea. Mi dispiace molto per la tua perdita> è, chiaramente, empatica nel favellare in direzione dell'uomo seduto davanti a lei < Posso versarti altro vino? > domanda ed attende la risposta di merito mentre appunta quanto da lui detto < Immagino tu abbia delle...missive, delle carte che attestano che ti hanno assunto e quanto...quanto accaduto alla tua povera mamma.> cerca di essere il più delicata possibile con le domande poi continua < Insomma, quando tutto questo è successo? >
17:14 Festosus • >>>morte far controllare>fa spallucce restando mogio<o vai tu,orsù per questo ti pago o non se ne fa nulla più??>chiede con un certo interesse
17:14 Festosus • [Tribunale|Studio Elaine]si asciuga con i dorsi delle mani le finte lacrime da coccodrillo e fa cenno di “no” con il capo che scuote a destra e poi a sinistra<la mia mamma morì per colpa delle feste che davo ogni dì>resta mogio nei toni,nelle espressioni facciali e negli occhi che si accasciano al suolo<troppo dolore alla scoperta che suo figlio amava gli “aironi” anziché i bei femminoni>la metafora su uomini e donne gli esce cosi naturale.Va ad infilare l’indice destro tra i denti facendolo scorrere fino al molare e da questo estrarre un altro residuo di biscotto e che alliscia sulla poltroncina appena sotto la natica<nulla ho dell’assunzione,i funzionari furbi sono a mantener tutto fuori fruizione!>sbuffa andandosi a guardare attorno<al Valetudinaria posso andare e il certificato di>>>
17:19 Elaine • [ Tribunale | Studio Elaine ] Osserva l'espressione dell'uomo, il suo essere drammaticamente esagerato anche nel parlare di quanto successo alla madre: ovviamente non commenta, né in bene né in male < Ancora una volta, mi dispiace.> annota, quindi, sulla propria tavoletta quanto poi viene riportato da Festosus ed annuisce < Quindi non ci sono prove dell'assunzione, ma il periodo lo ricordi, più o meno? Due, tre, quattro anni fa o di più?> si passa, dunque, una mano tra i capelli e continua < Farò in modo di recuperarlo io, non preoccuparti. Puoi dirmi il nome di tua madre? Così saprò di chi chiedere il certificato.>
17:28 • Festosus >>>tutta fretta
17:28 • Festosus [Tribunale|Studio Elaine]<ben cinque anni son passati dall’ultima festa menzionata>esclama alzandosi in piedi ed allargando le braccia parallelamente al pavimento come fosse crocifisso,poi le richiude sui pettorali pronunciati abbracciandosi da solo<calliophe Honassis si chiamava,greca e bella era,fin quando la sua morte si annunciò!>guarda come a cercare qualcosa,poi adocchia il sacchetto e lo riprende a sé palesando gelosia<lei lo ricamò!ordunque adesso me ne vò>fa cenno al servo anziano di aprire la porta,lui lo seguirà dopo aver detto un’ultima parola<orbiana la deve pagare,per le menzogne che va a raccontare>solleva la mano sinistra libera scuotendola a mano aperta un po’ a destra e un po’ a sinistra<vale avvocato,tue notizie avrò quando avrai appurato>e abbandona lo studio in >>>
17:37 • Elaine [ Tribunale | Studio Elaine ] Appunta quanto detto da Festosus sull'ultima festa così da avere in ordine tutto quello che le serve < Perfetto, ho tutto quello che mi serve, andrò oggi stesso a richiedere il certificato. Ti ringrazio.> appunta, dunque, anche il nome della madre dell'uomo così da sapere di chi chiedere il certificato di morte < Vale, Festosus. Ti scriverò non appena troverò quanto mi hai detto.> lo osserva, quindi, uscire dallo studio e, reclinando indietro la testa sullo schienale, favella conscia di essere da sola < Questo non si può dire che è in caso semplice ma ora, prima delle ricerche, devo chiamare qualcuno a pulire qui. Ma come si fa, come.>
 
Top
view post Posted on 9/12/2020, 20:26
Avatar

Member

Group:
Avvocato Docente
Posts:
113

Status:


ESITO RICHIESTO DA ELAINE SUI DOCUMENTI DI ASSUNZIONE DI FESTOSUS:

Elaine riesce ad ottenere il permesso di entrare negli archivi della Curia,è stata costantemente controllata da un messo che non l’ha mai persa di vista.L’avvocato laudatore è riuscita a ritrovare quasi integro il penultimo contratto di appalto dato a Festosus che risale alla festa dedicata agli Agonalia del IX Ianuarii dell’Anno X,il contenuto è poco leggibile a causa del tempo trascorso e della poca perizia dello scriba dell’epoca.Dell’ultimo si può leggere solo Anno X xxx ApxXx poiché sembra esserci caduta dell’acqua sopra,il contenuto è illegibile

ESITO RICHIESTO DA ELAINE SUL CERTIFICATO DI MORTE DI CALLIOPHE HONASSIS MADRE DI FESTOSUS

Elaine,dopo una lunga e faticosa ricerca assieme all’inserviente del Valetudinaria,trova il certificato di morte della madre di Festosus.Ella sembra essere morta di infarto e la data segnata è:
Anno X – IV Aprilis
 
Top
view post Posted on 9/12/2020, 20:28
Avatar

Prefetto della Giustizia

Group:
Prefetto della Giustizia
Posts:
286

Status:


El per cortesia mettiamo poi sia l'esito che la giocata anche nella sezione Quest e procedimenti riferita al caso, così abbiamo tutto lì.

Grazie bella
 
Top
view post Posted on 9/12/2020, 20:31
Avatar

Member

Group:
Avvocato Docente
Posts:
113

Status:


Va bien! Appena entro da pc metto la role!
 
Top
Quintilio
view post Posted on 19/1/2021, 00:01




Role di chiusura del processo tenuta in aula di tribunale con tutti i partecipanti

Fato • Benvenuti in tribunale, il luogo nell'antica Roma i cui eventi competevano con quelli dei teatri in fatto di affluenza. L'atto finale del processo sta per iniziare, il tribunale e pieno di cives la maggior parte in piedi fra le due aule, il processo si tiene sul tribunale di destra rispetto all'entrata. Sulle tribune dietro al Tribunale sono sedute le cariche illustri della città e tutti i cives che arrivati per tempo sono riusciti a procurarsi un posto privilegiato. Sul Tribunale, il palco destinato all'orazione, sta seduto il Giudice Tullio insieme al Prefetto della Giustizia Vistilia. Ai piedi del Tribunal, seduti sulle apposite panche dette subsellia, stanno gli avvocati insieme ai loro assistiti.

21:45 Tullio • [Tribunal | Palco ] seduto col busto ben eretto sul palco del Tribunale, rimane impassibile nel volto, mentre alterna lo sguardo tra tutti gli avventori del loco. L’attenzione infine si posa sulle parti a processo ed i relativi legali. Indossa una toga rossa con ricami dorati, retta sulla spalla sinistra e che ricade morbida sulla tunica avorio. Ai piedi calzari di cuoio marroni, così come la fusciacca che porta in vita. Non un prezioso ad adornare la figura, ad eccezione di un anello dorato,all’anulare della mancina. Rimane in silenzio in attesa di prender parola una volta che è sicuro di avere la completa attenzione. Un rapido sguardo al Prefetto accanto a lui ed un leggero sorriso tra le labbra. Gonfia il petto e rilascia tutta l’aria prima di prender parola e dire> Dunque, siamo qui, quest’oggi per definire e chiudere il processo che vede coinvolti il Primo Funzionario Imperiale Orbiana Gnaea Seia Sallustia in veste di attore ed il Vir Gaius Festosus in qualità di convenuto. Letti tutti gli atti che i legali degli stessi hanno fornito in questa stessa sede, adesso, ed in un ultima battuta concedo la parola all’avvocato Elaine Semele Sergia, in difesa del Vir accusato < sguardo alternato su entrambi gli avvocati, e poi incrociando le braccia al petto si avvicina verso Vistilia > che gli Dei ci guidino sempre < le sussura appena

21:59 • Vistilia [Tribunale palco] Seduta sulla propria poltrona accanto allo Iudex saluta con un cenno del capo gli avvocati e il Primo Funzionario Imperiale, si sofferma poi per qualche istante sul convenuto stirando leggermente le labbra, con aria decisamente perplessa, non parla tiene entrambe le mani aperte poggiate sui braccioli. Indossa un semplice clamide di lana pregiata color cielo, sulla spalla sinistra una stola bianca sempre di lana le scende sul ventre fermata da un fine cingulum a catena color bronzo. I capelli sono raccolti sul capo e da loro scende un velo candido che le copre la schiena. Non indossa gioielli.

22:00 • Orbiana [Tribunale/Subsellia]solleva il mento e spaziando con lo sguardo, sofferma gli occhi dapprima sul Prefetto Vistilia e poi su Tullio. Pochi attimi e lentamente sposta l’attenzione su Festosus che cerca di osservare con attenzione <mai visto, per mia fortuna> mormora a fior di labbra volgendosi a quintilius per poi zittirsi ed ascoltare l’intervento di Elaine. Indossa una veste color porpora stretta in vita e sotto al seno da un doppio cingulum di tonalità più scura. Dalla morbida scollatura è in bella mostra una collana sarmata e un bracciale di uguale fattura le stringe il braccio destro. I capelli sono ordinatamente raccolti in una serie di treccine che si uniscono dietro alla nuca e tenute ferme da alcune preziose pettinesse in oro e avorio.

22:00 • Asclepio [Vie dell’Urbe|Tribunale] avanza a passo spedito dirigendosi verso il tribunale. Stringe le braccia al petto, come per non voler far disperdere il poco calore che i vestiti gli procurano, girandosi ogni tanto per guardarsi dietro e vedere se il proprio servo lo sta seguendo <zante, avanti non vorrai farmi rimanere ancora per molto in queste strade gelate> favella fermandosi bruscamente davanti alle colonne del tribunale, quindi avanza di qualche passo <rimani qui, ci vediamo quando finisce la sentenza>. Indossa la sua tunica di lana rosso, stretta all'altezza dei fianchi, da un cinturino di cuoio che passa più volte a cingerla. Ai piedi indossa calzature in cuoio mentre sul petto porta la spilla con il simbolo di Esculapio, d'oro giallo. Ha i capelli e la barba ben sistemati. Una volta entrato all’interno, muove qualche passo, fermando un’inserviente per farsi dare le giuste indicazioni, quindi svolta a destra, entrando all’interno dell’aula, camminando lungo il corridoio, prendendo posto nella terza fila, riconoscendo varie figure tra membri della giustizia.

22:01 • Leontius [Tribunale - tribune] E' appena giunto in fretta e furia da Ostia scortato da sole due delle sue guardie, rimaste fuori dal complesso. Veste di una tunica turchese ricamata a fil d'oro tenuta sotto una subarmalis bianco scuro anch'essa di ottima fattura con pteruges bordate in turchese. Cingulum con pugio e calcei completano il pellame, mentre il paludamentum turchese scuro con clavii purpurei avvolge la figura a simil toga; barba incolta, ma curata. Bracciali e medaglione in oro lo decorano, assieme agli anelli militari alle dita. Il passo è cadenzato e veloce nell'incidere mentre va a ricercare posto nelle tribune facendosi largo tra la folla del tribunale.

22:02 • Festosus [Tribunale]si è agghindato come si conviene per la sentenza che verrà emessa e difatti ha deciso di vestirti a festa:una bella e larga tunica di seta turchese con una fascia magenta sistemata sulla pancia pronunciata,calcei foderati e con un bel buco su quello di sinistra<ho una strana sensazione…sarà la costipazione>è a Elaine,che lo assiste seduta accanto a lui,che parla.Si massaggia il ventre con massaggi rotatori di palmo sinistro<quanta aria accumulata,per colpa di quella screanzata!!>ce l’ha con Orbiana,blatera e si agita impaziente tirando fuori da una piega della veste un fazzoletto di lino<vai,vai in mia difesa per sistemar la contesa!>agita il tessuto trattenuto contro il viso dell’avvocatessa<prendi la parola e fai vedere chi sei a quella donnacciola!>ora però guarda Quintilius
22:09 Elaine • [ Tribunale ] Il giorno della sentenza è arrivato: il Tribunal dell'Vrbe è in pieno fermento, oltre gli avvocati, il pretore, il Prefetto della Giustizia, attore e convenuto, ci sono cives e dominae varie che attendono quello che sarà l'esito di un processo che ha tenuto molti con il fiato sospeso. L'avvocato indossa la toga da avvocato sopra una veste chiara, i capelli sono raccolti in modo semplice ma elegante: non è sul suo aspetto che deve cadere l'attenzione. Gli occhi azzurri sono fissi sul Pretore che, per primo, ha preso la parola: egli ha presentato, brevemente, il motivo del processo in atto e, terminato di parlare, concede alla domina, per prima, la parola < Iustitia et Veritas vobis.> il dono della voce della domina è chiaro, le parole ben scandite ed anche la respirazione migliorata. E' in piedi. < Il convenuto,Gaius Festosus, è stato accusato di aver diffamato il Primo Funzionario Imperiale Orbiana Gnaea Seia Sallustia. Ma perché l'ha fatto? E in quale occasione tutto ciò è successo? > lo sguardo, posato prima sul Pretore, va ad abbracciare poi tutti i presenti < La mente deve riportare tutti ad una rappresentazione teatrale, avvenuta il XXVII del mese II dell’anno XV. In questa serata, contemporaneamente ad uno scambio animato tra un altro funzionario imperiale ed una guardia pretoriana, il convenuto ha espresso la sua opinione sull'opera portata in scena e sul comportamento tenuto dai funzionari Imperiali. Allora è vero, direte voi. Certo, è vero.> una pausa ad effetto mentre, con la mano, va ad indicare il convenuto accanto a lei < Ma ciò che abbiamo portato alla luce durante il Processo è stato il perché di tale gesto. E' stato cercare la ratio dietro questa azione.> un'altra pausa, perfettamente studiata < Il dolore, ill.mo Pretore. E' per il dolore che Gaius Festosus ha fatto quel che ha fatto. Non ha, sì, portato adempiuto a quanto commissionato in un appalto ma lo ha fatto per un motivo, ill.mo Pretore, più che valido. Soffriva, soffriva per la morte della propria madre e questa sofferenza, questo non adempiere, lo ha portato ad essere dimenticato. Ed è, alla luce di quanto detto, alla luce della colpa dei Funzionari, che Festosus ha condannato il loro volto, il Primo Funzionario Imperiale. Perché è questo che l'attore è. La loro figura di riferimento, colei sul quale ricadono le colpe, colei che prende i meriti. Colei al quale si pensa quando si parla di questo Corpo.> gli occhi sono di nuovo fissi sul Pretore ma ora tace e torna a sedersi accanto a Festosus.

22:09 • Seth [Tribunale] Dopo aver lasciato la paenula all'ingresso, muove i calcei in cuoio verso l'aula che gli è stata indicata. Indossa una pesante tunica color cobalto, a maniche lunghe, e una toga di lino bianca che viene tenuta assieme sulla spalla destra dalla fibula d'oro a forma di nodo. Dopo aver varcato la soglia del loco, si guarda attorno, salutando di tanto in tanto qualche ex collega avvocato. Le ciocche bionde, impreziosite di perline in corniola e lapislazzuli, si muovono frementi ogni volta che ruota il capo a destra e a manca, osservando con sguardo severo i più che si sono presentati a quella sentenza.

22:13 • Labieno [Ingresso Tribunale] Nonostante la calca che si addensa all'ingresso del Tribunale, grazie alla sua scorta, riesce a trovare un varco ed entrare recandosi con accanto a se l'amata moglie Maddalena nella tribuna dedicata alle autorità. Addocchia due posti a sedere liberi che occupa poi volgendosi verso il suo amore favella < Siamo messi bene qui sia la visuale che l'acustica sono ottime! . Guarda sul palco accanto al giudice c'è Vistilia!>.indossa una rubra toga posta su una tunica di lana di finissima manifattura di color verde acquamarina sui cui bordi risaltano linee geometriche dorate.Porta ai fianchi cintura di cuoio chiusa da una borchia d'argento con su a rilievo lo stemma della sua Gens. Lo stesso stemma è inciso sul medaglione d'oro che porta al collo mentre al pollice della destrosa risalta il suo anello prefettizio. Ben curati sono i capelli cosi come la barba .Ben lavorati oltre che comodi i calcei foderati che porta ai piedi.< A breve inizierà il processo!> tace poi

22:14 • Maddalena [Tribunale] Si accomoda in un posto a sedere libero accanto all'amato marito Labieno: <vero, si vede tutto bene, meglio che stare a Teatro.> favella ghignando, poi aggiunge: <sono proprio curiosa di sapere come andrà il processo, né vedremo delle belle!> sussurra al marito mentre il giudice da inizio all'udienza. Con fare curioso poi allunga il collo per scorgere eventuali volti noti, riconoscendo Vistilia ed Orbiana. Si acquatta poi ben comoda sul sedile, incrociando le braccia attorno al proprio petto.

22:14 Tullio • [Tribunal | Palco ] sguardo serio ed occhi puntati sull’avvocato mentre parla. Ascolta attentamente ogni singola parola, e con dei movimenti impercettibili del capo, quasi annuisce. Una volta che la domina abbia finito di parlare, riprende subito parola, sciogliendo le braccia dal petto ed indicando Quintilius dice > Prego avvocato d’accusa, a te la parola e dopo di che parli Festosus e mi spieghi se faceva o meno parte dei Funzionari in forma ufficiale < si limita solamente a dire.

22:19 Quintilius • [Tribunale| Aula] rimane seduto a guardare gli l’aula ricolma di persone. Si mostra impassibile, marziale: i muscoli del volto tesi a rendere i suoi lineamenti duri e taglienti. Gli dona tono una posa assolutamente formale necessaria per l’uso della toga da avvocato. Al di sotto indossa una tunica di colore bianco bordata a destra da un angusticlavio purpureo. Le pieghe perfette della toga cadono sull’avambraccio sinistro, lasciando totalmente libero l’arto controlaterale. Indossa dei calcei lucidati e la sola spilla di gens al petto> non ti sei persa nulla <risponde ad Orbiana; osserva con un sorriso beffardo il convenuto. Ascolta immobile l’intervento della collega per poi, una volta chiamato, alzarsi e mostrare un ampio ed affabile sorriso alla platea. Si schiarisce la voce giunto al centro dello spazio> Iustitia et Veritas Pretore, non richiamerò qui gli eventi che eloquentemente la collega ha ricordato e che si trovano negli atti a te pervenuti, mi limiterò a soffermarmi su quanto ha proferito la collega <apre un palmo verso l’alto> ha dichiarato che Festosus ha, in effetti, agito ledendo l’immagine di un funzionario, è forse consentito, per dei dissapori o delle divergenze con altri funzionari, con cui egli ha stilato un contratto, insultare il primo funzionario? Si sta forse suggerendo che avere dei problemi con chi rappresenta lo stato autorizza a delle ritorsioni anziché a rivolgersi alle figure preposte? Con queste domande apro la conclusione del processo <chiude il breve incipit tornando a sedere

22:28 • Vistilia [Tribunale palco] Ascolta con attenzione le parole dei suoi avvocati, sembra apprezzare molto la sintesi e la brevità dell'intervento di Quintilio, sorride. Si volta verso Festosus, ora che è stata data a lui la parola.

22:30 Festosus • [Tribunale]ascolta con ammirazione il legale che lo sta rappresentando tant’è che si posiziona con i gomiti puntati sulle ginocchia,mani unite che sbattono tra di loro in un moto di applauso<che brava che brava,che ardore,che foga,che voce!>ruota un po’ qua e un po’ la testa adornata da una coroncina di alloro per guardare il pubblico dietro di sé.Si adombra cominciando a mostrarsi contrariato con una bella e plateale smorfia di disgusto nell’udir parole di Quintilius<a casa mia sei venuto e lì ti ho conosciuto!!>scatta in piedi puntando il dito contro l’avvocato e sputacchiando saliva<le freccette hai tirato e tu il funzionario hai insultato!!>si mette a braccia conserte seccato da quanto detto dall’avvocato davanti a tutta quella folla

22:30 Festosus • [Tribunale]ascolta con ammirazione il legale che lo sta rappresentando tant’è che si posiziona con i gomiti puntati sulle ginocchia,mani unite che sbattono tra di loro in un moto di applauso<che brava che brava,che ardore,che foga,che voce!>ruota un po’ qua e un po’ la testa adornata da una coroncina di alloro per guardare il pubblico dietro di sé.Si adombra cominciando a mostrarsi contrariato con una bella e plateale smorfia di disgusto nell’udir parole di Quintilius<a casa mia sei venuto e lì ti ho conosciuto!!>scatta in piedi puntando il dito contro l’avvocato e sputacchiando saliva<le freccette hai tirato e tu il funzionario hai insultato!!>si mette a braccia conserte seccato da quanto detto dall’avvocato davanti a tutta quella folla

22:33 • Leontius [Tribune] Dopo aver preso stabilmente posto in modo da poter assistere al processo, permane prettamente rigido nella seduta e nell'espressione che tutto sprizza tranne che allegria. Evita di guardarsi intorno, seppur egli appaia chiaramente visibile per via dei colori non proprio neutri che indossa. Le mani sono incrociate in avanti. Sembra giochicchiare appena con le labbra, come se le stesse mordendo. Le dita della destra picchiettano ritmicamente contro il bicipite mentre ascolta il proferir parola dei cultori della Lex e dei presi in causa.

22:34 • Asclepio [Tribunale|Aula] Ascolta attentamente l’arringa dell’avvocato Elaine, molto sicura delle sue parole, su cui fissa lo sguardo per qualche istante, tamburellando le dita della mano mancina sul ginocchio, poi muove gli occhi, per vedere se tra i presenti, c’è qualcuno di sua conoscenza, spostando ora le azzurre iridi sul palco, sentendo le parole del pretore. Poggia anche l’altra mano sul ginocchio, ascoltando le parole dell’altro avvocato, Quintilius, che sembra molto determinato nella sua risposta, cercando conforto per la schiena, poggiando le spalle.

22:35 Tullio • [Tribunal | Palco ] nuovamente ascolta attento quanto dicono ed affermano i due chiamati a parlare. Una volta che abbiano finito il loro discorso, si prende una pausa, socchiudendo per qualche istante gli occhi, e nel riaprirli va ad osservar la folla che sembra essere massiccia per la fine di quel processo. > Bene, direi che adesso l’ultima parola spetta al Primo Funzionario Imperiale < volge lo sguardo e lo fissa su Orbiana. > prego < la invita così a parlare, rimanendo sempre freddo ed impassibile in viso, nello stesso tempo in cui scorre con gli occhi su tutta la platea e favella > Vi prego di ascoltare, qui e solo qui la Iustitia regna sovrana <

22:38 • Seth [Tribunale] Si muove verso le tribune, fermandosi poi all'improvviso quando sente le parole di Elaine <ancora con quel battibecco avvenuto in teatro..non sanno più a cosa aggrapparsi ormai..> bofonchia tra sè mentre non molto lontano da sè scorge il nipote. Si affretta quindi a raggiungerlo, sperando di trovare uno scranno vuoto su cui sistemarsi <cosa ci fai qui?> domanda al greco, rivolgendogli un sorriso <da quando i medici si interessano di legislazione?> prende infine posto, tornando ad osservare la platea, per posare poi lo sguardo su Festosus <speriamo lo condannino al massimo della pena, rapidamente> dice sottovoce all'orecchio di Asclepio <trascinare il Primo Funzionario in Tribunale è un insulto a Roma e agli Dèi> dichiara per poi mettersi più comodo.

22:44 Orbiana • [Tribunale/Subsellia]nell’udire l’invito a parlare rivoltole dal Giudice, si schiarisce la voce e sollevando il mento <divitiae Vobiscum, come già ricordato dal mio difensore, Io rappresento il Corpo dei funzionari Imperiali e sono al servizio dell’Imperatore> sottolinea ogni singola parola pronunciata <colui che ha offeso il Corpo che io rappresento non è mai entrato a far parte del Corpo dei Funzionari Imperiali ma ha avuto, V anni or sono, un contratto che non ha portato a termine> inspira gonfiando il petto <se ognuno di noi dovesse venir meno al compito che gli è stato affidato per un grave dolore, il nostro Impero non sarebbe così esteso è la nostra Roma sarebbe solo un piccolo villo alla mercè di tutti> inspira a fondo <ognuno di noi è stato colpito da dolori che hanno dilaniato le carni eppure, il dies successivo si era al proprio posto, con le lacrime agli occhi, ma sul posto di lavoro ad onorare il servigio affidato> conclude portando gli occhi a fissare Festosus.

22:44 • Volsinia [tribunale|aula]arriva sul loco col fiatone, rallentando quando manda avanti i II pretoriani di scorta e i II schiavi che le fanno strada. Si guarda intorno, cercando di individuare in fretta visi noti tra i tanti che riempiono l’ambiente. Sorride quando vede Elaine e Vistilia, ma l’attenzione è sul pubblico: cerca un posto. E sembra trovarlo <lì> sussurra agli schiavi, lasciando che le facciano strada fino alla tribuna ove ha preso posto Leontius <È il legato della marina .. un Cornelio> rassicura i pretoriani, raggiungendo Leontius, accanto a cui prende posto con assoluta nonchalance <ave!> gli sussurra, mettendosi comoda <non potevo perdermela, ero così in ansia per lei …> dice con gli occhi a Elaine. Indossa abiti pesanti: tunica azzurra, manto blu, orecchini rossi; capelli legati.

22:45 • Labieno [ Tribunale] Ascolta attentamente il dire del Giudice cosi come quello dell'avvocato della difesa ma con attenzione maggiore quella di Quintillus poi volgendo verso Maddalena le verba < L'eloquio regna qui stasera .Vedi noto sul volto Orbiana la serenità di chi sà di vincere!> detto ciò sposta un attimo lo sguardo ,torcendo un po il collo all'indietro, verso il suo caposcorta Rufus posto ai lati dell'ingresso per poi riportarlo sul giudice ed udendo da lui pronunziare il nome di Orbiana che ora appare sul palco.

22:46 • Maddalena [Tribunale] Con febbrile attenzione ode il dibattimento che si svolge in aula. Di tanto in tanto corruga la fronte incerta su ciò che ha appena udito, certe sfumature lessicali e alcuni antefatti della vicenda le sfuggono, ma ciò non le fa perdere le fila del discorso. <vero, è molto bravo. Ma chi è questo Festosus? Mai sentito prima ...> sussurra a mezza bocca all'orecchio del marito che le si rivolge, prima di rimettersi ad ascoltare, dando prima una piccola gomitata al marito distratto: <cosa guardi indietro? C'è qualche tua amante?> domanda trattenendo una piccola risata.

22:48 • Vistilia [Tribunale palco] Osserva Festosus con gli occhi leggermente crucciati, quando egli si alza in piedi ad accusare Quintilio sobbalza quasi sulla sedia, poi scuote il capo e divertita dalla sua rima sorride in direzione sua di Elaine. Interviene poi Orbiana e mentre ella parla sul suo viso si dipinge un'epressione fiera e triste al tempo stesso, forse evocate da quelle parole pensieri difficili di dovere e dedizione le tornano alla mente

22:51 • Asclepio [Tribunale|Aula] Continua a seguire il processo con attenzione, cercando di non perdersi nessuna parola proferita dai convenuti, dagli avvocati, e dallo Iudex. Volge lo sguardo, verso suo zio quando lo vede spuntare dal nulla <salus semper tibi Seth, che piacere vederti, prego, accomodati pure qui accanto a me, seguiamo insieme il processo> sorride <ti sorprenderò, non è la prima volta che entro in un’aula di un tribunale, mia madre, è un prestigioso Iudex ad Atene, bazzicavo spesso da quelle parti, e ogni qual volta mi era possibile, assistevo anche ai processi> favella con espressione seria <concordo con le tue parole> portando entrambe le braccia conserte al petto.

22:52 • Leontius [Tribune] Inizia a lasciarsi la barba nel mentre dell'orazione di Orbiana. Non emette fiato alcuno, eppure è chiaro che lo sguardo saetti da un volto all'altro, ma si soffermi spesso sulla figura di Elaine. L'arrivo di Volsinia lo scuote appena <domina..> sussurra appena <...apprezzo molto la tua presenza> tenta di sorriderle un minimo <comprendo...comprendo. Non è poi un segreto che in caso di sua sconfitta la prima vittima non sarà il suo impegno, ma il sottoscritto quando dovrà parlarle> e già si strofina le tempie con le dita <ti sapevo convocata al Castro dai candidi profumati di rosa...alla fine si è risolto?> chiede ancora atono in modo da non disturbare i presenti.

22:58 • Vertunno [Tribunale] si accomoda e cogitabondo ascolta ciò che le parti in causa favellano innanz al giudice

22:58 • Labieno [ Tribunale] <mi sminuisci amore mio una sola!> ride lievemente a questo suo dire poi la voce di Orbiana lo attira postando tutta l'attenzione su di lei ed al finire di essa si volge verso Maddalena verbando < Domina di carattere oltre ad ineccepibile fuzionario imperiale verso lei va il mio rispetto è come ti ho detto vincerà a mani basse!> tace poi soffermando lo sguardo su Festosus il reo.

22:58 Tullio • [Tribunal | Palco ] inarca il sopracciglio quando sente Festosus pronunciar frasi senza senso apparente. Si alza in piedi con molta lentezza > Ebbene < esclama solamente in un primo momento alzando leggermente la voce, in modo che venga udita anche dai più lontani nella platea. > credo di aver abbastanza chiara la situazione < una piccola pausa a scrutare lo sguardo di Vistilia e poi ancora >ogni prova e argomentazione che mi è stata fornita, mi hanno fatto giungere ad una conclusione < il viso adesso ruota leggermente come se guardasse singolarmente tutti gli astanti del loco > questa Corte, presieduta da me, Tullio Sergio Meridio, Pretore di Roma, con il benestare del Prefetto della Giustizia, qui al mio fianco, ed in virtù degli articoli citati negli atti precedenti dagli avvocati d’accusa e di difesa, condanno il Vir Gaius Festous al pagamento di 8000 sesterzi a favore del Primo Funzionario Imperiale, quale somma verrà versata nella casse dello stesso Ordine, in quanto l’offesa è si diretta ed in prima persona, ma lede l’intero ordine stesso. Il Vir Festosus, così come richiesto dal suo legale non può far capo all’articolo IX del codice penale, in quanto non era ufficialmente un membro dell’ordine citato, e la sua incapacità a portare a termine un contratto fittizio, non è motivo di inadempienza dello stesso. Si creerebbero precedenti di cattiva sorte per ogni buon lavoratore di Roma…< fa una pausa in attesa di proseguire e dar il tempo a tutti di assimilare quanto detto finora.

22:59 • Maddalena [Tribunale] I suoi occhi neri si posano per un attimo in modo scherzosamente malevolo sul marito, per poi ritornare ad osservare la scena del processo: <hai ragione, è un bravissimo avvocato questo Quintilius, chissà se si occupa anche di divorzio ...> favella a bassa voce, poi aggiunge al commento del marito: <si, penso non ci sia storia, a meno di qualche colpo di scena!>

23:01 • Volsinia [tribunale|aula]sorride a Leontius, parlando piano per non disturbare nessuno <stai tranquillo> gli dice una volta appurata la sua concentrazione sulla ragazza <è davvero in gamba, in un modo o nell’altro se la caverà … vincerà o farà esperienza, in ogni caso ne uscirà fortificata> prosegue, lasciandogli qualche istante per seguire il resto. <mh! Le voci corrono qui a Roma, eh?> gli sorride, facendo spallucce <il comandante voleva gli chiarissi un paio di faccende legate al passato … niente di grave, fortunatamente> lo guarda brevemente, toccandolo con la punta di un dito sul dorso, per poi riportare la mano a posto <piuttosto, se Elaine dovesse guardare da questa parte, vuoi che veda la tua espressione corrucciata? Stai dritto e sorridi!>

23:05 • Seth [Tribunale] Aggrotta la fronte e stringe forte i pugni quando sente Orbiana prender parola. Almeno finchè non viene distratto dal nipote <sei pieno di sorprese. Mi piace> afferma offrendogli un cenno d'intesa, per poi tornare ad osservare la scena. Rimane teso durante l'incipit di Tullio, ma rilassa i muscoli del collo e delle braccia quando ode l'esito deciso dal Pretore <che sollievo> dichiara in un sussurro, prima di voltarsi verso Asclepio <era tutto ciò che volevo sentire> dichiara palesemente sollevato.

23:07 Festosus • [Tribunale]<un impostore è quella specie di oratore!!>resta con i piedi ben piantati sul marmo dell’aula di tribunale,agitando le braccia in aria e ovunque sulla veste si intravedono gli aloni di sudore sotto le ascelle<ivona è qui anche lei stasera?>si volta rapidamente attorno per cercare una presenza simile ad una donna dalle fattezze da gitana e inquadra Seth che quasi gliela ricorda<perché non vieni a testimoniare che con la lettura della mano mi volevi far abboccare??>agita la mandritta in direzione dell’araldo e rapidamente si rimette a sedere<con quella parrucca a treccina stasera vuole fare la regina>la parola di Orbiana non gli fa ne caldo ne freddo,sentendosi però fissato da lei,la fulmina con una linguaccia.Ma è nell’udir sentenza data che un giramento di testa(e non solo) sopraggiunge<o per la divina Giunona,ha vinto quella….>evita di fare la rima per contegno e per timore di essere punito ancora<elaine mia cara,come farò a pagarla??>

23:07 • Leontius [Tribune] <mh, non metto in dubbio le sue capacità di avvocato, ma di distruggermi l'ufficio in caso di sconfitta, sì> sospira portando alla luce quell'amara ironia <sono felice che si sia risolta bene, or dunque...> senza però rivelare la fonte <uhm..hai ragione, perdonami.> si raddrizza <sono decisamente fuori di me per i problemi ad Ostia...> ma è proprio al dire di Tullio che lo sguardo va a ricercare il confronto con quello di Elaine <...e ora ci mancava solo questa. Gli déi ce la scampino...che opnione hai su questa faccenda?> indicando poi l'aula con un rapido gesto di mano

23:07 • Vistilia [Tribunale palco] Annuisce a Tullio quando egli la guarda, poi ascolta con attenzione le sue parole e la sua sentenza. Inclina il capo, sembra essere d'accordo con quanto deciso. Poi volge lo sguardo verso Orbiana alla quale sorride lievemente, sorride anche all'avvocato Elaine e le rivolge un cenno di assenso <hai fatto del tuo meglio> le dice soprattutto con lo sguardo allungandosi leggermente verso si lei.

23:09 Tullio • [Tribunal | Palco ] > la somma di 8000 sesterzi viene definita in base all’articolo XVIII del codice penale, che recita “ Chiunque, comunicando con altri, offende l’altrui reputazione, anche per mezzo di scritti pubblici o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, attribuendo un fatto determinato, è punito con una sanzione pecuniaria fino a 8000 sesterzi.” < fissa per qualche istante Orbiana e poi Festosus > viene accolta anche la richiesta dell’avvocato Quintilius, aggiungendo così l’aggravante, che il Vir ha agito per futili motivi e contro un pubblico ufficiale, da comma A e D dell’articolo VIII del codice penale. Indi ulteriori 3000 sesterzi da versare al Primo Funzionario in qualità di pubblico ufficiale, somma che sarà di ella personale. Viene quindi meno il concetto di “ lesa maestà” che l’avvocato di difesa ha richiamato in sede all’articolo II del codice penale. Qui non si tratta di lesa maestà, ma del Primo Funzionario Imperiale, carica voluta ed espressamente fidata del nostro amato Princeps < si zittisce e guarda la folla.

23:11 Quintilius • [Tribunale| Aula] stando seduto ben dritto ascolta le parole del convenuto e inarca un sopracciglio, sorridendo appena. Torna quindi a guardare la propria assistita portare le sue ragioni e annuisce convinto, ben attento a farsi vedere dal pubblico nel sostenere la parte. Osserva la presenza di figure più o meno note con pacata fermezza. La sua attenzione viene catturata alla fine dal Pretore nel brusio generale dell’aula. Lo fissa intensamente, lasciando alle spalle tutto l’ambiente circostante e traspare la sua tensione solamente da una mandibola fortemente serrata e i pugni stretti a far sbiancare le nocche delle mani. La prima parte della sentenza non sembra produrgli nessun tipo di effetto positivo, rimane saldo, fermo mentre passa solo rapidamente lo sguardo su Orbiana scuotendo il capo> è finita <verba stringato, realizzando solo dopo una reazione pacata ma allegra> e mi devi un buon bicchiere di vino, non me ne sono scordato <

23:12 Elaine • [ Tribunale ] Ascolta in silenzio il dire di Quintilius, seguito da quello dell'attore e del convenuto. Alza appena un sopracciglio sentendo l'accusa di Festosus verso l'avvocato superiore ma non può che accennare un mezzo sorriso quando sente il convenuto parlare in rima. La sentenza del Pretore giunge, poi, alle sue orecchie, soprapponendosi a chiacchiericci che tendono ad una o all'altra parte: non può fingere ma nemmeno dire qualcosa di troppo iroso. Contrae appena la mandibola mentre il mento si alza verso l'alto, contribuendo a sottolineare il suo pensiero < Un modo troveremo, Festosus, non ti preoccupare. > rassicura, dunque, il convenuto brevemente prima di tendere, forzatamente, le labbra in un sorriso e rispondere al Prefetto < Evidentemente non abbastanza ma mi sarà di lezione.> il continuo della sentenza, non può che indurire maggiormente l'espressione.

23:14 Orbiana • [Tribunale/Subsellia] ascolta con attenzione la sentenza proferita dal Pretore, storce le labbra con un impercettibile movimento nel vedere Festosus agitarsi e nel momento in cui vede la sua linguaccia <povera Roma> mormora a fior di labbra portando la mano sul cuore e fa per volgersi al proprio avvocato ma ode nuovamente parlare il Pretore ed è a lui che volge attenzione abbassando la mano che lascia scivolare sui fianchi, rimane muta, gli occhi fissi su Tullio, nessuna espressione sul viso e volgendosi a Quintilius <un otre di vino è per Te> parla con tono basso accennando appena un sorriso.

23:14 • Asclepio [Tribunale|Aula] Dondola leggermente il corpo, ascoltando le parole del primo funzionario Orbiana, volgendo per un attimo lo sguardo verso Seth <trovo interessante la giurisprudenza, è affascinante in qualche modo, ma da molti anni mi sono dedicato all’ars Medica…chissà, forse un giorno, mi troverò sul palco in veste di pretore> sorride ascoltando in silenzio una parte della sentenza dello Iudex, prestando attenzione anche alle parole del parente <certo, conosco Orbiana, mi è sempre sembra una brava domina, molto legata a Roma e all’imperatore, e impeccabile nel suo lavoro di primo funzionario> sospira <quell’uomo ha ricevuto la giusta punizione> rimanendo in silenzio per ascoltare la seconda parte della sentenza, spostando poi lo sguardo su Festosus e gli avvocati

23:16 • Seth [Tribunale] Sempre con gli occhi rivolti verso il nipote <curioso che non ci sia un Funzionario Imperiale in quest'aula a parte me, non trovi?> domanda con un tono vagamente retorico. Quindi viene attirato dalla voce di Festosus, che osserva con fare serio mentre l'uomo straparla. Quindi gli mostra un ghigno, e solleva la destra per salutarlo <vale, buffone> esclama con un tono di voce del tutto contenuto. Il ghigno si allarga quando ascolta le ulteriori parole di Tullio, ma si volta verso il nipote prima che il Pretore possa finire <che ne pensi di rientrare in domus Iulia e aprire un'anfora di Gutturnium? Ho voglia di festeggiare. Non so cosa in particolare, ma non importa> dichiara con un velo di ironia.

23:17 • Volsinia [tribunale|aula]inarca le sopracciglia e piega di lato il capo, come a esclamare “però!” <già, meglio pensare ad altro, allora. Sai cosa fa un broccolo in una taberna?> gli chiede con espressione seria, attardandosi per un momento ad ascoltare il pretore <ahh sì, è una dannata storia cominciata la scorsa primavera a teatro, quando nella mia commedia ho fatto ironia sui costumi di certi funzionari imperiali delle province di lingua greca … sai quei viziosi nullafacenti? Eh. Solo che qualcuno ha pensato volessi offendere, poi ci hanno messo di mezzo Orbiana, il primo funzionario, e da lì non ci ho capito più nulla … sono nati i bambini e, complice anche tutto questo marasma che vedi> indica il processo <ho sospeso temporaneamente gli spettacoli. Ma ora, se riuscissi a trovare gli attori> prosegue a macchinetta, a voce sempre rigorosamente bassa vorrei riprendere, ne ho scritte due niente male> aggrotta il mento, annuisce come a farsi i complimenti da sola. Poi prosegue <quel Festosus lo prenderei in teatro con me, se non fosse così rompi … rompiballe>. Si schiaffa le mani sulle ginocchia, come un vecchietto che guarda i cantieri <assurdo, assurdo …>

Fato • La sentenza del Pretore viene accolta da un brusio soddisfatto del pubblico, qualcuno dal fondo dell'aula grida “è giusto! Che nessuno si permetta d'insultare la domina Orbiana e i funzionari!” sembra che questa persona sia conosciuta in Roma come Tito Callio Rex, Vice Urbanista Imperiale. Ma c'è anche chi non è d'accordo e mormora “soltanto perché non è nessun quel Festosus, altrimenti col cavolo che lo condannavano”

23:22 • Labieno [ Tribunale] Nota l'attenzione di tutti rivolta vero il giudice udendone poi la sentenza cosa che lo porta sa dire a sua moglie Che ti dicevo il giudice è stato magnanimo ad inflingergli solo 8000 sesterzi da pagare.Ma purtroppo ora dobbiamo andare via è mi dispiace non potere udire il resto della sentanza ma domani come sai prima dell'alba mi devo trovare sulla via per Populonia!> detto ciò si alza è facendosi largo tra i presenti raggiunge con accanto l'amata l'uscita da quell'aula.

23:23 • Maddalena [Tribunale] Con un cenno del capo soddisfatto accoglie la sentenza del giudice, annuendo poi alle parole dell'amato: <hai ragione, forse almeno questa volta giustizia è fatta.> favella, trattenendo uno sbadiglio: <va bene, torniamo alla domus!> aggiunge, alzandosi poi dallo scranno per seguire il marito verso l'uscita.

23:24 • Leontius [Tribune] Il sorriso verso Elaine è ricambiato e forse è davvero l'unico che riesce a portare con naturalezza e in modo non evidentemente forzato...tuttavia, è nuovamente Volsinia a richiamare la sua attenzione e ad essa un'occhiata...strabiliata <un broccolo, dici?> stupefatto <ma che...ehm..no...non lo so> respira per trattenere una risatina imbarazzata <ah...capisco...insomma, hai offenso il loro fragile ego da mocciosi.> scuote il capo <patetici, come sempre...ecco perché rimpiango la vita di spada> fa spallucce <ah fidati, di gente molesta, ma talentuosa ad Ostia ne troveresti a bizzeffe...specie ai moli> la butta lì <vada come deve andare, non me la sento di festeggiare. Orbiana è una mia vecchia e amabile conoscenza, ma Elaine...beh...lo sai> storce il labbro.

23:24 Tullio • [Tribunal | Palco ] allarga le braccia come ad accogliere tutti quanti in quella chiusura di processo. Un rapido sguardo a Vistilia, con un accenno di sorriso, per poi tornare serio e concludere > Questa Corte, dichiara chiuso il processo. Il Vir convenuto verserà 11000 sesterzi al Primo Funzionario Imperiale, 8000 dei quali verranno versati nelle casse dei Funzionari stessi. Il procedimento numero XCIII è quindi chiuso < torna a sedere e volgendosi verso Vistilia > Prefetto… < l’appella volutamente in quel modo, forse in attesa di una qualche sua parola a riguardo.

3:25 • Asclepio [Tribunale|Aula] ascolta le parole dello zio <molto curioso direi, secondo il mio modesto parere, dovevano essere qui in seconda fila, a sostenere Orbiana, d’altra parte è anche a capo della corporazione, quindi si meriterebbe anche la loro presenza> favella facendo spallucce <dovrebbe anche esserci il censore, Luch, l’hai più visto in Curia?> sorride alle proprie parole, lasciando la parole a Seth per qualche istante <ormai aspettiamo che finisca il processo, e poi se vuoi, andiamo in Valetudinaria, devo finire di sbrigare delle scartoffie, e delle visite, posso offrirti dell’ottimo vino, ho quello di Calliope o il Falerno> favella facendo un occhiolino all’uomo.

23:27 Festosus • [Tribunale]ciondola il capo chino a terra con entrambe le mani che scattano contro il volto addolorato<maledetta maledetta,vivrò solo per vendetta>piagnucola e allo stesso tempo si fa forza,cerca di trovare una ragione per vivere<che un foruncolo nell’ano possa uscir a quel ciarlatano>ne ha per chiunque,anche e soprattutto per Quintilius nel quale vede colui che lo ha rigirato con l’inganno.Il saluto di Seth gli sfugge,troppo occupato a pensare a come e dove recuperare i soldi che non ha<non un sesterzio le darò!!quel farabutto denuncerò!!>esclama ancora intrepido risollevando il capo.<basta sono costernato,questo processo è stato un attentato!>sollevandosi dalla seduta si ricompone le pieghe della veste consunta<elaine se anche questo processo non è buon fine non è andato,il merito a te va dato e se qualcuno va pagato,il mio poco denaro ti sei meritato>torna a fissare incattivito Orbiana<col cavolo che lo avrai,piuttosto sotto terra mi vedrai!>e stizzito lascerà l’aula di tribunale

23:29 Vistilia • [Tribunale palco] Soddisfatta rimane seduta al fine della sentenza, allungando leggermente il collo verso le voci in fondo all'aula, solleva le sopracciglia e guarda TULLIO annuisce e poggiati i palmi sui braccioli si alza <popolo di Roma, giustizia è fatta, tornate alle vostre domus e lodate la Dea misericordiosa e benevola che veglia su voi e su Roma!> Guarda il Pretore <bene Iudex chiuso il processo andiamo a festeggiare Quintilio e a consolare la nostra Elaine, fra poco avranno entrambi comunque qualcosa di cui rendersi onorati.> Scesa dal palco si avvicina quindi ai suoi avvocati e gli assistiti.

23:30 Quintilius • [Tribunale| Aula] >e la mia parcella <aggiunge sussurrando al primo funzionario> ti avevo detto che avrei finito il lavoro prima di farmi pagare e così è stato <si gira ora, in un momento d’esaltazione personale a guardare le numerose persone presenti e quindi s’avvicina ad Elaine ignorando lo sproloquiante Festosus, parlandole in modo sincero> la nostra rimarrà una competizione eterna ma, per quanto a te non interessi o non ti cambi nulla, mi sento di doverti riconoscere una grandissima capacità nel difendere Festosus e l’essere un eccelso avversario, potrei cominciare a non averti in antipatia <chiude il breve discorso, sperando di defilarsi prima di ricever risposta per tornare accanto ad Orbiana


23:32 • Volsinia [tribunale|aula]ricambia quella risatina imbarazzata con un’alzata di spalle e un’espressione ovvia, seria come solo quella di un’attrice sa esserlo <beh, ordina un BRoccale di birra> lo guarda per un momento, poi sorride. <beh sì> risponde dopo <dannazione, uno mica fa di tutta l’erba un fascio … e allora se mettevo in scena una Medea, insinuavo che tutte le donne son pazze e violente verso il marito e i figli?> muove la mano come a scacciare una mosca <dah!> poi <beh, se anche ti troverai in mezzo cosa potrai farci? Tu non hai mica colpa …> e farebbe per continuare se non fosse per quella sua ultima frase <certo che lo s ..> si appresta a sussurrare con un sorriso malizioso, quando sgrana gli occhi per la conclusione del processo <oh Porca porca porca di quella porca porca porcaccia …>

23:33 Orbiana • [Tribunale/Subsellia]sposta gli occhi su Festosus di cui non coglie le parole dette, lentamente si umetta le labbra senza spostare gli occhi dall’uomo, brevi attimi mentre un sorrisetto sornione le si disegna sulle labbra per poi tornare seria e volgere lo sguardo a Vistilia e Tullio <la dea Iustitia ha giustamente guidato la vostra mano e non poteva essere diversamente> esclama e volgendosi a Quintilius <inviami la parcella, provvederò a pagarla> null’altro aggiunge volgendo un rapido sguardo ad Elaine.

23:34 • Seth [Tribunale] <sono d'accordo con te> risponde, annuendo con la testa verso il nipote. Riflette qualche istante sulla sua domanda, per poi replicare <l'ho incontrato l'ultima volta assieme a te, per esser sincero> sgrana quindi le iridi <il vino di Calliope? Ne sei sicuro?> chiede stupito <la Mater è molto esigente sul vino, e la sua scorta include quelli più forti di tutta Roma. Sarà dura rientrare in domus senza barcollare dopo> trattiene una breve risata, per poi mettersi in piedi <coraggio, il Valetudinaria non è molto lontano da qui. Usciamo prima che lo faccia il resto delle persone qui presenti. Odio dover usare sorrisi di circostanza>

23:35 Tullio • [Tribunal | Palco ] ascolta Vistilia e mentre si ricompone appena la toga, scende dal palco per avvicinarsi verso Elaine, mentre osserva Festosus blaterante che va via > Elaine < dice mentre le allarga le braccia > la giustizia è questo, purtroppo e noi non possiamo che assecondarla, ma credimi, sei stata eccelsa, ed i tuoi atti lo dimostrano, difficilmente se ne vedono di così dettagliati ed emozionanti, lo dico davvero e non da Pretore, ma da ex Tribuno < volge ora lo sguardo verso Orbiana e Quintilius, e si muove in quella direzione > Iustitia et Veritas < dice loro facendo un leggero inchino col capo in cenno di saluto. > giustizia è stata fatta. Bravo Quintilius, ben fatto< > Orbiana...< appela volutamente la domina col suo nome senza aggiungere altro.

23:39 • Leontius [Tribune] Si umetta appena le labbra, smuovendo le spalle all'indietro come a volerle sciogliere <e' grazie a queste battute che il Legato è sempre di buon umore quando mi cazzia?> domanda serio, eppure anche divertito da quanto si evince <bah...non farci nemmeno caso> alza la sinistra a scacciare verso l'alto <...viviamo circondati da idioti...> poi passa un attimo su Festosus <...ma almeno molto hanno abbastanza coraggio da sbraitare contro Orbiana>. In ultimo, ancora su Volsinia <ho la colpa di chi prova sentimenti> ridacchia appena <dopo questa> riferendosi al processo <andrò a vedere come sta...ammesso che voglia incontrarmi e non tirare un sasso al suo collega...> sui cui passa lo sguardo dopo

23:39 • Asclepio [Tribunale|Aula] Ascolta le parole dello zio <ricordo quando l’abbiamo incontrata insieme, devo dire una piacevole serata> sorride <certo, mi sono fatto portare delle anfore come scorta personale presso le miei stanze in valetudinaria, ben chiuso sotto chiave anche, bisogna stare attenti dagli avventori…> sospira <quella stanza mi ha accolto per molto tempo, ma adesso che posso alloggiare nella nostra elegantissima domus Iulia, ho lasciato solo il letto, una scrivania e le librerie, quindi eventualmente puoi dormire lì, se il vino dovesse fare strane effetti> sorridendo alle proprie parole <sempre pulito dalle inservienti del valetudinaria, non ti preoccupare> poggiando entrambi le mani sulla sedia, dandosi una spinta per alzarsi <andiamo, allora>.

23:40 • Vistilia [Tribunale] Si avvicina d'apprima a Elaine guardando Festosus andarsene <sei stata brava, sei stata precisa e appassionata, hai ottenuto la pena minima in questo caso, egli poteva rischiare molto di più, vieni nel mio ufficio, il Pretore ed io ti aspettiamo lì> le dice convinta. Poi si avvicina ad Orbiana e Quintilio <or bene abbiamo finito, spero che la sentenza dello Iudex abbia se non altro lenito l'offese subite, ti auguro una serena serata.> dice rivolgendosi al primo funzionario, poi al suo avvocato dice <vi attendo, tu ed Elaine nel mio ufficio> e così dicendo si avvia verso i corridoi seguita dalle sue guardie.

Fato • PROCESSO FINITO, SIETE LIBERI DI RIMANERE QUANTO VOLETE, GRAZIE A TUTTI PER AVER PARTECIPATO.

23:43 Orbiana • [Tribunale/Subsellia] si zittisce nel momento in cui Tullio le si avvicina e incrociando i suoi occhi <tullio, da quanto tempo> rimane con gli occhi fissi nei suoi <pensavo di rivederti alle calende greche ma la dea Iustitia ha voluto che fossi giudicata da te> trattiene un sorrisino <gli dei continuano a prendersi gioco di noi>. Si silenzia per poi riprendere parola <certo che se la sentenza fosse stata diversa…> distende le labbra in un sorriso indecifrabile <sarebbe stato un attentato alle basi dell’Impero> afferma tornando seria ma sui zittisce nel vedere avvinarsi Vistilia <prefetto, ricambio il tuo augurio e che gli dei ti guidino sempre> la saluta.

23:45 Elaine • [ Tribunale ] < Festosus, non peggioriamo la situazione.> le parole, seppur pronunciate con quell'espressione rigida, assumono una tonalità più dolce, segno che sicuramente ha almeno preso in simpatia il convenuto. Rivolge un sorriso al Prefetto che accenna al consolarla: ebbene, di tanti difetti quello di non saper perdere è proprio ciò che fa la domina, beh, chi è come il pretendere tanto dagli altri quanto, se non di più, da sé stessa. L'attenzione viene, poi, rapita dalle parole del collega e così, portando lo sguardo su di lui, favella < Mi devo congratulare con te, collega. Anche per me è un piacere scontrarmi con qualcuno di...preparato > la pausa è voluta ed accompagnata da un sorriso beffardo. Si volta, poi, verso il Pretore e a lui dice < Ti ringrazio, Pretore, quanto dici mi riempie di orgoglio.> alle parole di Vistilia, infine, annuisce < Grazie, Prefetto. Verrò subito da te e il Pretore. > si volta, poi, verso Orbiana e, a lei, si rivolge < Iustitia et Veritas, Primo Funzionario.>

23:45 • Volsinia [tribunale|aula]se la ride <forse, forse … magari te ne insegnerò qualcuna per rallegrarlo seduta stante> sghignazza, per poi guardare nella direzione da cui è scomparsa Vistilia <non riuscirò a salutarla, mi sa …> brontola <i sentimenti sono un’ottima cosa, Leontius … ricordati di non provarli mai contemporaneamente per una moglie e l’amante .. potrebbero scaturirne certi problemucci per la stabilità del tuo abitato, sai?> gli sorride <saluto Elaine dunque e torno a casa, voglio arrivare prima di Lucio> muovendosi per andare a salutare Elaine, rimane comunque indietro di alcuni passi rispetto a Leontius, guardando altrove per lasciare ai due modo di scambiarsi liberamente il saluto.

23:51 Quintilius • [Tribunale| Aula] china il capo in cenno di assenso ad Orbiana, si rivolge poi pacatamente al Pretore> la giustizia ha fatto solo il suo corso, io ho dato il mio contributo quanto Elaine e tu hai agito come rappresentante supremo <volge gli occhi su tutte le persone che stanno abbandonando l’aula e gli sovviene un commento tra sé e sé> si ritorna al cumulo di scartoffie, è stato bello <si drizza > Primo funzionario, è stato un piacere poter assistere una persona con il tuo carattere e la tua decisione, ho imparato da te quanto avrei imparato da un collega più anziano e ti ringrazio <fa una breve pausa> le tue doti da avvocato non sono mancate mai, ora se mi scusi, sono stato convocato dal Prefetto, che la giustizia ti segua sempre <si allontana quindi per seguire il prefetto

23:52 • Leontius [Tribune] <non aspetto altro, or dunque> riguardo le battute <e...tranquilla: sei in vantaggio. Gli ho dato lavoro per questa sera con tutti i miei rapporti> ironizza, anche se vi è dell'amaro in quelle affermazioni. Al successivo dire, inarca un sopracciglio <amante? Pff...ho a malapena tempo per dedicare le giuste ore a chi apprezzo davvero, figuriamoci ad un'amante> risoluto in questo <molto bene...è stato un piacere incontrarti. Io attenderò che abbia finito..> osservandol l'avvocato allontanarsi <...e se gli déi vorranno, potrò vederla fuori>. Si alza, quindi, seguendo la stessa direzione di Volsinia, ma attendendo poi dove ha indicato una volta disceso dalle tribune

23:53 Tullio • [Tribunal | Palco ] alterna lo sguardo tra Quintilius ed Orbiana e a quest’ultima va a rispondere > di certo un processo di tale risonanza non poteva che essere affidato al Pretore di Roma. Del resto si parlava sempre del Primo Funzionario dell’Impero, roba delicata < sorride appena divertito e con un sorriso di circostanza > Ed in effetti è da molto che non ci si vede, ma ti trovo sempre bene < la scruta dalla testa ai piedi > e chissà quando ti rivedrò la prossima volta…che non sia nuovamente in queste aule…vediamo chi denuncerai questa volta< appare leggermene ironico ma allo stesso tempo si incupisce vagando col pensiero in chissà quale meandro dei ricordi. > Adesso devo andare. Orbiana…< una leggera pausa >a presto Primo Funzionario < e poi su Quintilius > Aspettami cugino <

23:53 • Asclepio [Tribunale|Aula] muove qualche passo lungo i corridoi dell’aula in direzione dell’uscita, accompagnato dallo zio <quanta gente, sarà meglio uscire prima che questi decidano di alzarsi, altrimenti sarà la fine, non riusciremo a tornare in Valetudinaria prima di questa notte> sorride alle proprie parole varcando la prima porta, ritrovandosi nell’atrio del tribunale, cercando con lo sguardo l’inserviente <zante andiamo, comincia a camminare> uscendo così dal colonnato del tribunale, immettendosi nelle vie dell’Urbe con Seth, disperdendosi e continuando a chiacchierare con il parente.
 
Top
12 replies since 4/12/2020, 13:56   199 views
  Share